Ricordate il nostro recente video sul Colosseo, Arco di Costantino e Palatino? Abbiamo approfittato di alcune pause tra i nostri tour e visite guidate a Roma e provincia per filmare un altro paio di visite guidate video, e oggi vi proponiamo subito il primo dei video che abbiamo realizzato, una visita guidata al Teatro di Marcello, presentata come sempre da Fabio Salemme.

Subito dopo il video aggiungiamo anche la trascrizione dello stesso per chi preferisce leggere, oltre che guardare e ascoltare. In realtà il testo che segue era il “copione” originale, ma come vedrete dal video Fabio è andato un po’ “a braccio”, senza nulla togliere alla visita guidata. Pronti? Premete “play“.

[Trascrizione del testo del video]:

Oggi siamo al Teatro di Marcello, un teatro romano che si trova nella zona meridionale del Campo Marzio nota anche come Circo di Flaminio. Siamo tra il fiume Tevere e il Campidoglio, la zona è praticamente al ridosso dei grandi mercati generali di Roma (Foro Boario, Foro Olitorio, Foro Piscatorio). Questo teatro della Roma antica è tuttora parzialmente conservato.

 

La costruzione del Teatro di Marcello fu iniziata per volere di Cesare, che aveva intuito l’importanza che avevano i ludi scenici durante le campagne elettorali nella tarda repubblica, ma anche per rivaleggiare con il teatro edificato nel Campo Marzio da Pompeo.

 

Per realizzare questo grande edificio pubblico venne espropriata una vasta area, demolendo anche alcuni edifici sacri, come un tempio dedicato alla dea Pietas. ma alla morte di Cesare erano solo state gettate le fondazioni e i lavori furono ripresi da Augusto, che riscattò con il proprio denaro un’area ancora più vasta e fece innalzare un edificio di dimensioni maggiori di quello originariamente previsto.

 

Questo allargamento comportò probabilmente l’occupazione della parte curva del Circo Flaminio, che da allora divenne una semplice piazza, e lo spostamento e la ricostruzione degli edifici sacri circostanti, come l’antico Tempio di Apollo Sosiano e il Tempio di Bellona.

Nel 13 a.C. il nuovo edificio venne ufficialmente inaugurato con giochi sontuosi e dedicato a Marco Claudio Marcello, nipote dell’Imperatore Augusto, morto prematuramente. Marco Claudio Marcello era figlio di Agrippa e di Ottavia, sorella dell’imperatore, ed era stato designato da Augusto come erede, dandogli in moglie la propria figlia Giulia.

 

Il Teatro di Marcello venne restaurato più volte fino a quando si iniziò ad utilizzare per reimpieghi materiali di costruzione, come ad esempio alcuni blocchi di travertino utilizzati per il restauro di Ponte Cestio nel 370 d.C. ). Il teatro sembra comunque sia stato utilizzato fino al V secolo d.C.. Il Teatro di Marcello poteva ospitare circa 15.000 spettatori, e fino a 20.000 in condizioni di massimo affollamento.



 

A causa della natura paludosa del terreno, molto vicino al fiume, le fondazioni furono rafforzate con l’inserimento di pali di rovere per distribuire meglio il peso, sopra i quali venne gettata un’estesa piattaforma in calcestruzzo, dove poggiano i primi due filari di fondazione delle murature. Anche l’alternanza dei materiali per i blocchi di cui si compongono i pilastri risponde alle necessità statiche: le arcate interne del deambulatorio, i muri radiali dei cunei e il primo tratto dei fornici erano in blocchi di tufo per i primi dieci metri di lunghezza, poi in opera cementizia con paramento in reticolato, con inserti in travertino per le imposte e le chiavi d’arco; le pareti degli ambulacri interni sono invece in muratura; le volte tutte in calcestruzzo.

 

In epoca medioevale il Teatro di Marcello sarà man mano occupato da piccole costruzioni fino a trasformarsi in un castello fortificato, inizialmente di proprietà dei Faffo o Fabi detti di Pescheria (sec. XII), poi dei Pierleoni (sec.XIV) e dalla seconda metà del XIV secolo passato ai Savelli, che commissionarono a Baldassarre Peruzzi il restauro di Palazzo Savelli Orsini, il palazzo tuttora esistente sopra le arcate della facciata. I Savelli rimasero proprietari dell’edificio fino al XVIII secolo, quando la proprietà passò agli Orsini, duchi di Gravina.

 

Nel ‘900, con gli espropri degli anni ’30 e i successivi lavori di liberazione (1926-1932), furono eliminate le numerose botteghe e abitazioni che occupavano le arcate e lo spazio circostante. Contemporaneamente i fornici, allora interrati per circa 4 metri di altezza, vennero sterrati. I restauri comportarono il consolidamento di una parte delle arcate interne del Teatro di Marcello con speroni in mattoni, e il rifacimento di parte della facciata, con ripresa dello schema architettonico delle arcate in pietra sperone.

Il Teatro di Marcello è un interessante documento del periodo di transizione verso il classicismo della tarda età augustea, la sobrietà nella struttura della facciata ne fece un modello di riferimento per ogni teatro e anfiteatro romano futuro, il Colosseo.

 

Passeggiando all’interno dell’area archeologica notiamo anche una vasta collezione di colonne, capitelli, e marmi provenienti da ogni parte dell’impero romano (Grecia, Turchia, medio oriente, Egitto), insieme a diversi esemplari di muratura, anche medievale.

 

Proseguendo la nostra passeggiata ci ritroviamo praticamente nel cuore del Ghetto Ebraico, nelle immediate vicinanze di Portico di Ottavia, di cui vi parleremo presto. Anzi, andiamo proprio adesso a girare un video per voi. Continuate a seguirci, alla prossima.

Piaciuta la visita guidata di Fabio al Teatro di Marcello? Continuate a seguirci per altri articoli, video e itinerari romani interattivi, anche sulle reti sociali. Se siete interessati a tour e visite guidate a Roma e provincia, anche su itinerari di vostra scelta, contattateci per info e prenotazioni.