Prenotazioni
Contatti Email

Storie di Roma

Il blog di Fabio Salemme su RomaGuideTour.it

Visita Guidata al Portico d’Ottavia [VIDEO]

luoghi di roma, personaggi di roma, storia di roma, video

RomaGuideTour - Esperienze, tour e visite guidate a Roma e provincia | Esperienze tipiche locali di arte cibo e artigianato a Roma e provincia | Excubitorium Vigiles Trastevere

Oggi vi presentiamo un’altra visita guidata virtuale con un nuovo video RomaGuideTour, che abbiamo girato qualche settimana fa nel cuore del Ghetto Ebraico di Roma. Come ricorderete dal nostro ultimo video, la nostra passeggiata al Teatro di Marcello ci portava direttamente al Portico di Ottavia (conosciuto anche come Portico d’Ottavia), ed abbiamo continuato le riprese, con la visita guidata sempre presentata da Fabio Salemme. Se vi piacciono le visite guidate video di RomaGuideTour, non dimenticate di dare un’occhiata anche al nostro video del Colosseo, Arco di Costantino e Palatino visti dal Celio.

Come al solito, trovate sotto il video anche il testo con la trascrizione di quello che Fabio ci racconterà sulla storia di questa icona non solo del Ghetto Ebraico di Roma, ma della stessa Città Eterna. La trascrizione è stata integrata da altre note che sono sfuggite durante la registrazione del video. Quindi premete “play” e buona visione, o leggete il testo dopo. O entrambe le cose, speriamo in ogni caso che questo articolo e il relativo video vi siano graditi.

[Trascrizione del testo del video]:

Benvenuti su RomaGuideTour, oggi siamo praticamente nella zona del Circo Flaminio, a ridosso del Ghetto Ebraico e a fianco del Teatro di Marcello, e vi parleremo del Portico d’Ottavia, un altro grande monumento simbolo della Roma Antica. Ma ne parleremo subito dopo il ponticello.

 

Il Portico d’Ottavia è una costruzione che ha una storia molto articolata. Noi oggi vediamo delle rovine che appartengono al periodo Severiano, quindi verso la fine del periodo d’oro dell’impero romano, ma la struttura originaria venne realizzata per la prima volta dai Metelli nel II secolo a.C. ed era conosciuta come Portico di Metello (Porticus Metelli). Successivamente fu ricostruita da Ottaviano, per onorare la sorella Ottavia.

 

Il Portico di Metello che precedeva il Portico d’Ottavia e la costruzione voluta da Ottaviano è da attribuire a Quinto Cecilio Metello Macedonico, il conquistatore della Macedonia che nel 143 a.C., dopo aver celebrato il trionfo avvenuto tre anni prima sulla Macedonia, fece erigere i templi dedicati a Giunone Regina e a Giove Statore, su progetto dell’architetto greco Ermodoro di Salamina, uno dei più grandi architetti del mondo antico.

 

Il Portico di Metello venne edificato entro il 131 a.C., anno in cui Metello rivestiva la carica di censore, responsabile del census populi, ossia il censimento della popolazione romana. Il Portico di Metello è stato praticamente un monumento autocelebrativo con carattere propagandistico, modalità successivamente ripresa in scala maggiore nei Fori Imperiali.

 

Il tempio costruito da Metello viene descritto da Vitruvio come primo edificio sacro a Roma costruito interamente in marmo. Alla sua costruzione sono legati i nomi di Sauro e Batraco, probabilmente gli scultori incaricati della sua decorazione, che avrebbero lasciato come firma la rappresentazione di una lucertola (saurus) e di una rana (batrachus), nelle spire delle colonne di ordine ionico, oggi da identificare con le colonne conservate a S. Lorenzo.

 

Una grande ricostruzione di questo monumento avverrà con Augusto, che riformerà completamente il portico, che era un recinto con portici sui quattro lati, ornato da opere d’arte greche; tra queste era celebre la Turma Alexandri, ossia le 24 statue equestri dei compagni di Alessandro Magno morti nella battaglia del Granico, opera di Lisippo, che Metello aveva asportato come bottino di guerra da Dion in Macedonia. Nel Portico di Metello era inoltre esposta la statua in bronzo di Cornelia, madre dei Gracchi, celebre per essere stata la prima statua femminile esposta in pubblico a Roma.

 

L’opera ha avuto un grande influsso nei periodi successivi, e qui è possibile vedere diverse qualità di marmo, che vanno dal cipollino al lunare al granito, e che testimoniano la grandezza di questi personaggi, soprattutto Metello e anche naturalmente la famiglia imperiale, nei secoli successivi.

 

Tra il 27 e il 23 a.C. si ebbe una radicale ricostruzione del complesso, finanziata con il bottino della vittoria sulla Dalmazia da Ottaviano, che lo dedicò a nome della sorella Ottavia (Porticus Octaviae). In quell’occasione fu costruita una biblioteca con due sezioni, una per i libri greci, l’altra per quelli latini, dedicata nel 23 a.C. alla memoria di Marcello dalla Pietas Materna. A questa fase dovrebbe appartenere un’esedra, identificabile con la Curia Octaviae, luogo di riunione del Senato.

 

Il Portico di Metello, così come poi successivamente il Portico d’Ottavia, è stato utilizzato per diversi scopi, incluso come mercato del pesce. Durante il medioevo e fino alla fine del regno del Papa Re, infatti, il Propileo che era situato nel rione di Sant’Angelo, ed ha ospitato il mercato del pesce “Forum Piscium” o “Pescheria Vecchia”, da cui Sant’Angelo in Pescheria.

 

È ancora visibile una lapide di questo periodo con l’iscrizione “CAPITA PISCIUM HOC MARMOREO SCHEMATE LONGITUDINE MAJORUM USQUE AD PRIMAS PINNAS INCLUSIVE CONSERVATORIBUS DANTO” (le teste dei pesci più lunghi di questa lapide, pinne comprese, devono essere date ai Conservatori – cioè agli amministratori civici). Il mercato del pesce fu spostato dal Portico d’Ottavia a Piazza San Teodoro nel 1885, dopo l’Unità d’Italia.

 

Per questa ragione uno dei piatti più emblematici del Ghetto Ebraico romano, da secoli, è il brodo di pesce. Un piatto che ci racconta un pezzo della storia di questo quartiere. Il brodo di pesce veniva tipicamente preparato con gli scarti di pesce che le donne trovavano al mercato, cucinato insieme ai resti di altre cotture. Ancora oggi, è possibile trovare e gustare il brodo di pesce tradizionale nei ristoranti di cucina giudaico-romanesca del Ghetto Ebraico.

 

Il Portico di Ottavia è oggi un’icona del Ghetto Ebraico di Roma, posizionato proprio di fronte la Sinagoga di Roma e l’Isola Tiberina. Da qui ci sposteremo adesso nel Ghetto Ebraico, un importante serraglio che ha caratterizzato la storia medievale di Roma, ma anche quella successiva. Seguiteci nel prossimo video.

Piaciuto il nuovo video RomaGuideTour? Si, sappiamo che la parte video e quella testuale non coincidono, ma la verità è che quando abbiamo girato il video a Portico d’Ottavia era una giornata estiva caldissima e, anche se non li vedete in video, il monumento e l’intera area del Ghetto Ebraico era gremita di turisti. Per questa ragione alcune riprese video, per quanto “strette” su Fabio, hanno avuto l’audio “inquinato” dalla vicinanza di gruppi di turisti, ed abbiamo preferito tagliarle.

Continuate a seguirci su blog e reti sociali, pubblicheremo presto altri video e altre Storie di Roma, anche se prenderemo una piccola pausa estiva. Se siete interessati a scoprire la Città Eterna con visite guidate a Roma, tour nei dintorni di Roma, o tour privati o di gruppo , contattatemi per info e prenotazioni. Non dimenticate di seguirci sulle reti sociali, siamo sempre attivi su Facebook, instagram, e adesso anche su YouTube.

Tour e visite guidate Roma - Portico d'Ottavia