Dopo il nostro articolo approfondito sul Culto di Vesta e l’Ordine delle Vestali e l’ultimo articolo del nostro blog con ulteriori dettagli sulle Sacerdotesse Vestali, torniamo a parlare del Culto di Vesta, e di una delle più note Vestali dell’antichità, la Vestale Cossinia.

Ricordiamo comunque che il Culto di Vesta ha origini antichissime antecedenti alla fondazione di Roma; secondo la leggenda Rea Silvia, madre di Romolo e Remo, era infatti una vestale di Albalonga. Come riportato da Tito Livio, l’Ordine delle Vestali fu uno tra i primi ordini sacerdotali istituiti da Numa Pompilio, secondo re di Roma. Numa Pompilio diede ufficialmente alle Vestali il compito e l’onore di custodire e tenere sempre acceso il Fuoco Sacro dedicato alla Dea Vesta, e quello di preparare gli ingredienti necessari alle cerimonie pubbliche e private che prevedevano il sacrificio di animali.

Tornando alla Vestale Cossinia, la sua tomba fu scoperta il 22 luglio 1929 dall’archeologo Mancini, lungo la sponda destra del fiume Aniene nella parte tra il fiume e la Via Valeria, luogo dove nell’antichità  vi era un imponente sepolcreto romano, in uso fino ad epoca tarda, che si presentava molto esteso con ben tre accessi, e che ha aiutato a portare alla luce parecchi importanti reperti archeologici, tra i quali appunto la tomba della Vestale Cossinia.

La tomba della Vestale Cossinia è di grande importanza archeologica in quanto si tratta dell’unica tomba di Vestale di cui si abbia conoscenza. Anche se molti aspetti storici sul personaggio sono ignoti, sappiamo che la Vestale Cossinia proveniva da una nobile famiglia tiburtina “la gens cossinia“. All’età  di otto anni la fanciulla fu destinata al sacerdozio presso il Tempio di Vesta a Tivoli e al termine del servizio, dopo trenta anni di sacerdozio, decise di rimanere nel tempio fino alla sua morte, che sopraggiunse all’età di settantacinque anni.

Sappiamo anche che l’intera comunità  tiburtina nutriva amore e devozione per la sacerdotessa, e anche noi di RomaGuideTour siamo stati affascinati dal personaggio della Vestale Cossinia, al punto da celebrarla In uno dei nostri recenti tour teatralizzati in costume d’opera proposti a Tivoli, grazie ad un’attrice in costume d’epoca che ha dato vita alla Vestale Cossinia, arricchendo il nostro tour guidato di Tivoli con un performance teatrale.

Il sepolcro della Vestale Cossinia fu rinvenuto a seguito di uno smottamento sulla riva destra dell’Aniene e sotto la via Tiburtina Valeria, che portà alla luce un cippo marmoreo che poggiava su cinque gradini posti a piramide con iscrizioni dedicate alla Vestale Cossinia sulle quattro facce.

Sulla faccia centrale decorata da un’elegante corona di quercia con nastro si legge “VV COSSINIA/LF/L. COSSINIUS/ELECTUS” ovvero “ALLA VERGINE VESTALE COSSINIA FIGLIA DI LUCIO/LUCIO COSSINIO ELETTO”.

Sul retro invece ci sono due iscrizioni “UNDECIES SENIS QUOD VESTAE PARU IT ANNIS HIC SITA VIRGO, MANU POPOLI DELATA, QUIESCIT L (OCUS) D (ATUS) S (ENATUS) C (ONSULTO)” ovvero “QUI GIACE E RIPOSA LA VERGINE TRASPORTATA PER MANO DEL POPOLO, POICHE’ PER SESSANTASEI ANNI FU FEDELE AL CULTO DI VESTA. LUOGO CONCESSO PER DECRETO DEL SENATO“. Sulla facciata Orientale della tomba invece, vi è disegnato un’orcio, mentre su quella opposta una patera ovvero una coppa per sacrifici.

La popolazione tiburtina, per la devozione sincera al focolare dimostrata dalla Vestale Cossinia, le attribuì grandi onori al momento della sua morte, con una processione solenne fin dove poi il suo corpo fu cremato, come riportato anche sulla lapide.

Ancora oggi però non è stata trovata alcuna urna funeraria, ma nel 1929 l’archeologo Mancini, scavando accanto alla tomba della Vestale Cossinia, riportò alla luce un altra tomba costituita da tre gradini a piramide poggiante sul monumento della Vestale, e in cui fu rinvenuto lo scheletro di una fanciulla morta prima del matrimonio, dai denti bianchissimi con accanto una bambola d’avorio adorna di monili.

La fanciulla portava al collo una collana d’oro a maglie grandi, bracciali ai polsi e fili d’oro alle caviglie, e nella tomba vi era inoltre un cofanetto portagioie di ambra. L’archeologo elaborò la teoria che si trattasse di un’unica tomba costituito da un monumento ad est con le ossa, ed un monumento ad ovest con cippo ed iscrizioni .

Nell’esaminare l’acconciatura della bambola, successivamente si nota una somiglianza con l’acconciatura di Giulia Domna, moglie di Settimio Severo e databile quindi al II sec d.C. Inoltre lo stile del cippo risale all‘inizio del I secolo d.C e non riporta il cognome gentilizio di Cossinia (cognomen) perchè all’epoca era inusuale; elemento che aiuta appunto a datare la tomba della Vestale Cossinia non oltre la metà  del I secolo d.C.

Gli scavi archeologici nell’area della tomba della Vestale Cossinia proseguono ancora oggi e di recente, durante degli scavi della compagnia Acea per la manutenzione di tubature del gas, è stato ritrovato un criptoportico proprio in prossimità  della tomba della Vestale Cossinia, anche se appartenente alle vicine rovine della villa patrizia di Valerio Massimo.

Vi diamo appuntamento al nostro prossimo articolo, dedicato ai criptoportici dell’area archeologica di Villa Adriana, per entrare nel merito architettonico delle varie tipologie di criptoportici utilizzati nelle ville patrizie romane come luoghi di “deambulazione“, ovvero per passeggiate al fresco – i criptoportici di Villa Adriana sono decisamente i più famosi, e a quanto pare erano parecchio apprezzati nell’area di Tivoli.

Vi lasciamo con l’invito a vedere un breve video che vi fa scoprire i criptoportici appena ritrovati nelle vicinanze della tomba della Vestale Cossinia, e i progetti futuri di ampliamento dell’area archeologica previsti dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali proprio a partire dalla tomba della Vestale Cossinia.

Se volete saperne di più sull’antica Roma, condendo luoghi e fatti della storia con aneddoti sui personaggi che hanno fatto e vissuto l’Impero Romano, contattatemi per prenotare una visita guidata a Tivoli, che a vostra scelta può includere visite guidate a Villa d’Este, tour di Villa Gregoriana, e tour dell’area archeologica di Villa Adriana. Per maggiore ispirazione, date anche un’occhiata ai miei popolari tour e visite guidate a Roma e provincia, e seguiteci sulle reti sociali, soprattutto su Facebook e Instagram.