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Storie di Roma

Il blog di Fabio Salemme su RomaGuideTour.it

La Sibilla Tiburtina e il Tempio della Sibilla all’Acropoli di Tivoli

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Nel nostro blog trovate tanti articoli su Tivoli e i suoi capolavori: Villa Adriana, Villa d’Este, Villa Gregoriana, e negli ultimi due articoli abbiamo focalizzato sull’Acropoli di Tivoli e sul Tempio di Vesta, il culto della dea del fuoco sacro e le Vestali. Oggi non ci allontaniamo tanto geograficamente, dato che rimaniamo nell’Acropoli di Tivoli, ma ci spostiamo a fianco del Tempio di Vesta per ammirare un altro reperto di interessantissimo valore storico o culturale, di molto anteriore allo stesso tempio di Vesta e di fatto il primo insediamento sulla rupe che ospita l’Acropoli di Tivoli, il Tempio della Sibilla.

Sia la tradizione tramandata oralmente dai popoli delle valli dell’Aniene, sia svariate citazioni di storici latini tendono a confermare l’esistenza del culto della Sibilla Tiburtina, dal nome Albunea, considerata la decima delle sibille esistenti nell’antichità. Tra gli altri elementi che avvalorano l’associazione della Sibilla al tempio dell’Acropoli di Tivoli era un’effige della Sibilla scolpita su una lapide posta nell’atrio del tempio, ma che venne successivamente distrutta con la speranza di trovarvi un tesoro nascosto dietro di essa.

Le Sibille sono sia dei personaggi storicamente esistiti, e allo stesso tempo figure classiche della mitologia greca e romana. Le Sibille erano sacerdotesse vergini ispirate da un dio (normalmente Apollo) e dotate di virtù profetiche, in grado di fare predizioni e fornire responsi, ma solo in forma oscura o ambivalente, in modo da lasciare libera interpretazione e libero arbitrio nella sua scelta al richiedente, senza condizionare in alcun modo tale scelta. Leggendarie profetesse, erano collocate in diversi luoghi del bacino del Mediterraneo con templi in Italia, Grecia, nord Africa ed Asia Minore.

Tra le Sibille più conosciute ci sono la Sibilla Eritrea, la Cumana, la Delfica e la stessa Sibilla Tiburtina. Nei suoi scritti Platone ne cita solo una, anche se in seguito le Sibille divennero una trentina. Marco Terenzio Varrone, intorno al 120 a.C., enumera dieci Sibille in ordine di tempo: Sibilla Persica, Sibilla Libica, Sibilla Delfica, Sibilla Cimmeria, Sibilla Eritrea, Sibilla Samia, Sibilla Cumana, Sibilla Ellespontica, Sibilla Frigia, e l’ultima Sibilla nel tempo, la decima, la Sibilla Tiburtina, che peraltro era l’unica custode dell’ultimo libro superstite degli Oracoli Sibillini, raccolta di testi sacri di origine etrusca, che venivano consultati in caso di pericoli o catastrofi.

RomaGuideTour - Visite guidate a Roma e provincia | Michelangelo e le Sibille della Cappella Sistina

Le Sibille hanno largamente ispirato l’arte cristiana dal IX secolo in poi, e sono di solito raffigurate come la controparte femminile dei profeti, come nell’esempio più noto, quello della volta della Cappella Sistina che Michelangelo Buonarroti affrescò nel 1509. Michelangelo ha incluso 5 Sibille tra i personaggi della Cappella Sistina :la Sibilla Delfica, l’Eritrea, la Cumana, la Persica e la Libica, raffigurate nell’immagine qui sopra.

Nell’opera di Michelangelo, mentre i Profeti annunziano il Messia agli Ebrei, le Sibille lo annunziano, anche se in modo oscuro, ai pagani, completando così l’opera di annuncio universale. La “nostra” Sibilla non ha passato le selezioni del Maestro, ma troviamo la Sibilla Tiburtina raffigurata in molti affreschi, targhe, sculture e incisioni, come in alcuni degli esempi qui sotto, che includono anche una rappresentazione del leggendario incontro tra la Sibilla Tiburtina e l’Imperatore Ottaviano Augusto, di cui vi parliamo tra poco.

RomaGuideTour - Visite guidate a Roma e provincia | Acropoli di Tivoli: Sibilla Tiburtina
RomaGuideTour - Visite guidate a Roma e provincia | Acropoli di Tivoli: Sibilla Tiburtina
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Albunea, nome originale della Sibilla Tiburtina, secondo la mitologia era una delle profetesse dell’antichità classica, passata poi anche nella tradizione cristiana, in quanto avrebbe predetto la nascita di Cristo. Ancora oggi sono molte le discussioni sul termine Albunea, che ne localizza la sua sede in corrispondenza delle Acque Albule (l’attuale Tivoli Terme, già Bagni di Tivoli).

Per molti storici infatti la sede della Sibilla Albunea citata da Virgilio non deve tanto identificarsi con Tibur (l’antica Tivoli) ma con Lavinio, probabilmente per due motivi. Il primo è che sull’Acropoli di Tivoli mancano le esalazioni di zolfo citate da Virgilio. Il secondo motivo è che la zona delle Acque Albule, dove sono invece presenti esalazioni solforose come descritto nei testi di Virgilio, è comunque troppo distante dall’Acropoli di Tivoli, e da ciò si presume che il territorio del re Latino il cui incontro con Albunea è raccontato da Virgilio, si trovi in una selva in prossimità di Lavinio, ma questa è una altra storia.

Spesso le profezie delle Sibille fondavano mitologia e storia, come nel caso che lega l’Imperatore Ottaviano Augusto alla Sibilla Tiburtina. Ottaviano Augusto, essendo stato osannato dal popolo con l’appellativo di Divus, chiese alla Sibilla Tiburtina se fosse opportuno farsi venerare al pari di una divinità. La Sibilla richiese all’imperatore un digiuno di tre giorni, al termine dei quali avrebbe dovuto dedicare un sacrificio al vero Dio. Augusto, primo dei pagani, dedicò un sacrificio al Dio pagano, e l’ara usata per questo sacrificio darà nome ad un importante chiesa di Roma, la Chiesa dell’Ara Coeli, “altare del cielo“.

RomaGuideTour - Visite guidate a Roma e provincia | Acropoli di Tivoli: Tempio di Vesta e delle Vestali
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Torniamo al Tempio della Sibilla all’Acropoli di Tivoli, per il quale, come per il Tempio di Vesta, non se ne conosce l’autore; l’attribuzione tradizionale va alla Sibilla Tiburtina, ma non mancano altre interpretazioni storiche che attribuirebbero la costruzione del tempio a Tiburto, il fondatore e protettore dell’antica Tivoli, all’epoca chiamata Tibur.

Il Tempio della Sibilla Tiburtina a Tivoli sorge su una costruzione artificiale che ampliava il piano dell’Acropoli con un orientamento est-ovest, costruito interamente con marmo travertino di Tivoli in forma rettangolare. Tecnicamente la struttura del tempio viene definita dagli studiosi come prostilo tetrastilo pseudoperiptero, perché presentava quattro colonne sul davanti e sei finte colonne addossate alle tre pareti esterne laterali. Lo stile del tempio era probabilmente di ordine ionico, come si intuisce dall’abaco di una delle semicolonne addossate alla cella, inoltre le colonne e le pseudocolonne presentavano scanalature e poggiavano su una base attica molto bassa, la quale a sua volta poggiava direttamente sullo stilobate. Il tempio venne probabilmente eretto nel II Sec. a.C. in base alla notevole eleganza del podio, che presenta due gole rovesce, di base e di coronamento, non eccessivamente arrotondate come accade in epoca più antica.

Come per il Tempio di Vesta, anche il Tempio di Sibilla aveva una forte carica evocativa, infatti dallo sperone dove si materializzano i due templi si aprivano grotte e anfratti e qui precipitava fragorosamente il fiume Aniene con la sua cascata naturale, mentre qui o nelle immediate vicinanze doveva essere il Bosco di Tiburno e sempre qui doveva trovarsi l’Antro di Albunea (la Domus Albuneae Resonantis di cui parla Orazio).

Nel medioevo l’antico Tempio della Sibilla subì la stessa sorte del vicino tempio di Vesta e, come abbiamo sottolineato a proposito del tempio della dea del fuoco eterno trasformata anch’essa in chiesa cristiana, questo probabilmente lo salvò dalla demolizione. Il Tempio della Sibilla Tiburtina a Tivoli divenne quindi una chiesa dedicata a San Giorgio, attestata sin dall’anno 978 e probabilmente una fondamentale diaconia per il soccorso di poveri e pellegrini. L’interno era probabilmente decorato con stucchi e dipinti, che oggi sono andati perduti ma che erano visibili sino agli inizi del XX secolo.

Interessati a scoprire la città di Tivoli con i suoi templi, le sue ville e le sue meraviglie? Seguitemi nel mio popolare tour di Tivoli: Villa Adriana, Villa D’Este e Villa Gregoriana o in un altro dei miei classici tour e visite guidate a Roma e provincia

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