Oggi proponiamo un nuovo itinerario a tappe alla scoperta di Roma, una visita interessante alle principali destinazioni della Roma Antica, e un percorso che potete effettuare da soli, o anche prenotando una mia visita guidata a Roma Antica e Archeologica, in modo da scoprire tanti aneddoti in più che vi sveleranno storie poco conosciute che hanno contribuito alla crescita e consolidamento dell’Impero Romano.
Prima tappa
Se vi trovate Piazza Venezia o provenite da Via Nazionale, arriverete a costeggiare i resti dei Mercati di Traiano e, una volta scese delle scalette, vi troverete di fronte la colossale Colonna istoriata di Traiano. Il complesso di strutture di questa zona è anche noto come Fori di Traiano e rappresenta l’ultimo e il più grande complesso pubblico costruito in questa zona compresa tra Piazza Venezia e il Colosseo.
Per chi già ha girato un po’ per le strade della città eterna la Colonna Traiana potrà apparire familiare magari perché ne ha già vista una simile vicino Palazzo Chigi (sede del Presidente del Consiglio). Tra le vari curiosità collegate a questa colonna c’è da dire che oggi sulla cima non svetta più la statua del suo committente, l’imperatore Traiano, ma quella di San Pietro, probabilmente questa colonna fu trasformata nel medioevo in una colonna cristiana sostituendo la statua del vecchio imperatore con quella del primo papa della chiesa romana, statua che guarda in direzione del Vaticano, centro del potere dei papi fino al 1870.
Seconda Tappa
Proseguendo in direzione del Colosseo lungo Via dei Fori Imperiali è possibile vedere alle vostre spalle Piazza Venezia e un altro celebre palazzo di Roma, Palazzo Venezia l’antico quartier generale di Mussolini durante il suo governo durato 20 anni fino alla seconda guerra mondiale. Tra le varie curiosità collegate a Palazzo Venezia ne esiste una molto particolare; il balcone centrale con le due bandiere da dove Mussolini si affacciava per arringare il popolo durante i suoi comizi corrisponde alla famosa Sala del Mappamondo, l’ufficio di Mussolini. Si dice che all’interno di questo studio ci fosse una luce sempre accesa per evidenziare come il duce e il regime fascista lavorassero sempre e non dormissero mai.
La stessa via che state percorrendo, Via dei Fori Imperiali (originariamente Via dell’Impero) fu realizzata durante il ventennio fascista per collegare due monumenti molto importanti di Roma che rappresentavano simbolicamente il potere della Roma antica e quello della Roma moderna. Questa strada collega infatti il Colosseo, simbolo del potere degli imperatori, e Palazzo Venezia, simbolo del potere di Mussolini e del Fascismo. Per costruire questa celebre strada fu demolito un intero quartiere e vennero ritrovati diversi resti di diverse epoche tra cui le ossa di un elefante preistorico.
Terza Tappa
Proseguendo lungo Via dei Fori Imperiali noterete resti di antiche piazze collegate a diversi imperatori sia a sinistra che a destra della strada; ogni Foro infatti è marcato dalla presenza della statua del suo committente. Procedendo verso il Colosseo troverete quindi in sequenza le statue di Traiano, Augusto e Nerva a sinistra mentre a destra la statua di Cesare, che fu il primo a cominciare la costruzione di una nuova serie di Fori, le piazze pubbliche, allargandosi da quella più antica che oramai era satura di monumenti, il Foro Romano.
Tra le varie curiosità sul Foro di Cesare c’è da dire che secondo le fonti Cesare spese un vera e propria fortuna per costruire questa piazza dedicata al suo nome e all’origine della sua famiglia; si dice che spese una cifra vicino a un milione di monete d’oro, cifra rapportabile forse al nostro miliardo di euro soprattutto se si pensa alla qualità dei materiali utilizzati.
Quarta tappa
Attaccato al Foro di Cesare è possibile vedere il Foro Romano, zona utilizzata per piùdi mille anni dal settimo secolo a.c. al settimo secolo d.c.. Il Foro di Cesare è un’opera monumentale fatta di templi, tribunali, luoghi legati al commercio e non solo, pochi sanno che questa Piazza nasce da una palude bonificata con la costruzione della Cloaca Maxima.
Da questo momento in poi sarà un susseguirsi di monumenti fino al settimo secolo d.c. quando venne innalzata una colonna in onore dell’Imperatore d’Oriente Foca. Questo perché in quel periodo era già caduto l’Impero Romano d’Occidente e il nuovo padrone di Roma era il Papa, e già in quel periodo il Foro Romano cambierà la sua funzione diventando un pascolo per diversi animali, specialmente mucche da cui prenderà il suo nuovo nome, Campo Vaccino.
Dalla terrazza che si affaccia sul foro potete anche percepire la differenza di livello che separa la Roma antica da quella moderna, un dislivello di circa 8-9 metri; una caratteristica della città eterna, visto che si tratta di una città stratificata, con i resti della Roma antica che servono come fondazioni per quella successiva e cosi via.
Quinta tappa
Proseguendo verso il Colosseo non possiamo non notare altre colossali strutture che lo precedono come le grandi arcate della Basilica di Massenzio; si tratta di uno dei tanti tribunali che si potevano trovare nell’area dei fori, dove si svolgevano decine di processi probabilmente più di 100 processi al giorno nei vari tribunali; allora come oggi la giustizia romana era molto lenta.
Subito dopo la Basilica di Massenzio è possibile vedere i resti del Tempio di Venere e Roma, che si collega direttamente al Colosseo assieme ad altri monumenti pubblici in questa zona, come il colossale palazzo voluto dall’imperatore Nerone, la Domus Aurea. Questo colossale complesso con i suoi giardini doveva essere molto probabilmente più grande dell’attuale estensione dello stato della Città del Vaticano, ma venne riutilizzato dai successori di Nerone per costruire monumenti pubblici come il Colosseo (e non solo) e restituire in questo modo a Roma il terreno pubblico che Nerone aveva sottratto al popolo per uso privato.
Sesta tappa
Arrivati di fronte al Colosseo non possiamo non chiederci perché si chiama in questo modo. Ci sono tante storie e motivi, io ve ne racconterò qualcuna, quelle che mi piacciono di più e che forse sono le più attendibili. Il nome “Colosseo” è arrivato solo nel medioevo: la teoria più accreditata pare sia che si chiami così perché fu costruito nei pressi della statua del “colosso” di Nerone che sorgeva a pochi metri dall’anfiteatro. Altri studiosi propongono che derivi dalla sua posizione, perché sorgerebbe su un colle dove un tempo si trovava un tempio di Iside (da cui Collis Isei). Ma c’é anche una leggenda nera secondo cui anticamente era un tempio pagano, dove si adorava il demonio. E alla fine di ogni cerimonia i sacerdoti chiedevano agli adepti: “Colis Eum?” (“Adori lui?”).
Da questo punto potete continuare la vostra esplorazione della città eterna visitando il Circo Massimo, l’Aventino e il Foro Boario. La stazioni metro più vicine sono Colosseo e Circo Massimo. Se avete bisogno di una guida contattatemi pure via email o telefono, prenotando una mia visita guidata a Roma Antica e Archeologica, o un’altra delle mie tante proposte di itinerari e visite guidate a Roma e provincia.