Vi è mai capitato di arrivare in una nuova città e, avendo poco tempo a disposizione, non sapere da dove cominciare e cosa vedere? Oggi iniziamo una serie di articoli che vi aiuteranno a ottimizzare al massimo il vostro tempo, offrendovi una lista di suggerimenti su cose da fare e luoghi da vedere se avete poco tempo per visitare Roma. Gli itinerari che vi proponiamo vi impegneranno per una intera giornata (circa 8 ore), ma potrete gestirli in modo modulare in base alle vostre esigenze e interessi.
Con l’articolo di oggi vi suggeriamo cosa fare e vedere a Roma partendo dalla Stazione Termini, uno dei punti principali di arrivo (e partenza) dei turisti che visitano Roma. La Stazione Termini è il nodo ferroviario centrale di Roma, e il terminal di arrivo di treni nazionali e internazionali, così come delle navette shuttle che connettono la città con gli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino.
Prima tappa
Partendo dalla Stazione Termini potete iniziare il vostro tour autonomo visitando la Chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, una chiesa che venne costruita sui resti di un antico impianto termale, le Terme di Diocleziano, il più grande dell’antica Roma. All’interno della chiesa potrete ammirare quello che una volta dovevano essere gli ambienti termali del tiepidarium e frigidarium, adattati ad uso religioso da un architetto d’eccezione, Michelangelo Buonarroti.
All’interno dell’aula basilicale della Chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri è possibile anche trovare una meridiana che il papa Clemente XI commissionò a Francesco Bianchini per il Giubileo del 1700; lo scopo della costruzione di tale meridiana fu quello di verificare la correttezza del Calendario Gregoriano e di determinare la data della Pasqua nel modo più coerente possibile attraverso i moti del Sole e della Luna.
Attraversando la sagrestia della Chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri è possibile vedere i resti dell’antica struttura della natatio, i cui resti sono stati riutilizzati per realizzare un convento a cui venne annesso un chiostro nel corso dei secoli. Per chi fosse interessato a saperne di più della storia delle Terme di Diocleziano e il riutilizzo dei suoi materiali nei secoli può visitare il Museo Nazionale Romano che offre ai turisti un biglietto integrato combinato valido per (3 giorni) grazie al quale è possibile visitare il Palazzo Massimo, il Palazzo Altemps, la Crypta Balbi e le Terme di Diocleziano.
Seconda Tappa
Uscendo dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri vi troverete nella scenografica Piazza dell’Esedra, che fu realizzata per dare un volto monumentale alla città di Roma appena diventata capitale del Regno d’Italia, e per offrire un accesso grandioso al centro storico. La piazza ospita anche altri edifici che componevano l’impianto termale di Diocleziano, e che furono riutilizzati nel corso della storia di Roma per diversi scopi e funzionalità.
Costeggiando sulla destra la piazza e lasciando la Stazione Termini alle spalle si arriva a Largo Santa Susanna, dove vi troverete di fronte la Fontana dell’Acqua Felice, che fu la prima delle fontane romane appositamente costruite come mostre d’acqua. La fontana è nche conosciuta come la fontana del Mosè ridicolo. Lo strano nomignolo si deve ad una simpatica leggenda secondo la quale l’artista voleva rifarsi a modelli michelangioleschi, ma il risultato finale si rivelò piuttosto tozzo ed enfatico, tanto da essere battezzato dai romani il “Mosè ridicolo” ed essere preso di mira in diverse pasquinate. La leggenda racconta inoltre che uno degli artisti che realizzò la Fontana dell’Acqua Felice, a causa della vergogna per la bruttezza della statua, si sarebbe suicidato.
Terza tappa
Attraversando la strada è possibile visitare la Chiesa di Santa Maria della Vittoria, costruita nel XVII secolo da Carlo Maderno e inizialmente dedicata a San Paolo per volere dei Carmelitani Scalzi. Successivamente la chiesa fu rinominata in onore della Madonna all’indomani della vittoria delle truppe cattoliche su quelle protestanti nella battaglia della Montagna Bianca, nello scenario della guerra dei Trent’anni. Per questa ragione l’icona della Madonna posta sull’altare maggiore è proveniente dalla Boemia.
L’opera che forse più caratterizza la chiesa di Santa Maria della Vittoria è la Transverberazione di Santa Teresa d’Avila di Gian Lorenzo Bernini. L’opera rappresenta una delle massime espressioni dell’arte barocca, soprattutto per il suo uso della “teatralità”. In quest’opera Bernini trasforma una semplice cappella in un palcoscenico teatrale dove da piccoli balconcini laterali si affacciano gli spettatori collegati ai committenti dell’opera, la famiglia Cornaro. La protagonista della scena, Santa Teresa d’Avila, viene immortalata nell’attimo esatto in cui vive la sua estasi mistica. riconducibile ad una pulsione erotica, una sorta di erotismo sacro.
Quarta tappa
Proseguendo sulla Via XX Settembre che collega Porta Pia con il Quirinale, è possibile incontrare due chiese che rappresentano due concezioni diverse dell’arte Barocca, San Carlo alle 4 Fontane e Sant’Andrea al Quirinale. La prima chiesa si trova in prossimità dell’incrocio tra Via XX settembre e Via Sistina, per l’appunto incrocio della quattro fontane. Queste fontane sono state realizzate in forma semipubblica, ovvero parzialmente finanziate da privati, che ne supportavano la costruzione per avere una fonte d’acqua più vicina ai propri palazzi o terreni.
San Carlo alle Quattro Fontane, detta anche San Carlino per le sue ridotte dimensioni. è considerata uno dei capolavori del Barocco di Francesco Borromini. La chiesa è cosi piccola da coprire con la sua intera superficie quella di uno solo dei quattro pilastri che sorreggono la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano.
Proseguendo sulla stessa strada in direzione del Quirinale, arriviamo in corrispondenza di un’altra chiesa molto caratteristica di questo colle, Sant’Andrea al Quirinale, opera di Gian Lorenzo Bernini. A differenza di San Carlino alle Quattro Fontane, Sant’Andrea al Quirinale è imponente e ricca; per le sue forme ricorda in parte la Basilica di San Pietro in Vaticano (sempre progettata del Bernini) ma anche il Pantheon per la sua pianta centrale, anche se a differenza di quest’ultimo la pianta di Sant’Andrea non è circolare ma bensì ovale, forma che caratterizza l’architettura barocca e i suoi successivi sviluppi.
Quinta tappa
Arrivati in fondo a Via del Quirinale, all’altezza di Piazza del Quirinale, ci troviamo di fronte la monumentale Fontana dei Dioscuri (i figli di Giove), il cui elemento forse più caratteristico è la vasca circolare superiore proveniente dal Campo Vaccino, nome con cui si identificava il foro romano nel medioevo; infatti la vasca è stata per lungo tempo usata come abbeveratoio per gli animali.
Il Quirinale è il palazzo sede del Presidente della Repubblica italiana dal 1946, mentre in precedenza il palazzo del Quirinale era utilizzato come residenza ufficiale del Re dìItalia, che si insediò nel palazzo a partire dal 1870, dopo la caduta dello stato pontifico; infatti il Quirinale fu anche utilizzato come residenza papale, e al suo interno furono eletti diversi pontefici. Un episodio particolare della vita di questo palazzo si può collegare proprio alla fine del potere temporale dei papi sulla città di Roma; all’arrivo del re Vittorio Emanuele, il portone del palazzo del Quirinale fu fatto trovare chiuso a chiave, e fu necessario chiamare un fabbro per permettere l’accesso del re che non ne rimase molto entusiasta, al punto che si dice che esclamò: “non mi piace, puzza di prete“.
Altro elemento che caratterizza il Quirinale sono le tre bandiere che svettano dalla torre dei venti: la bandiera Italiana, quella europea, e una bandiera a rombi concentrici che rappresenta lo stendardo del Presidente della Repubblica Italiana; la bandiera rimane issata sulla torre se il Presidente è a Roma, ma se non doveste vederla ciò vuol dire che il Presidente della Repubblica non è al momento nella capitale.
Da qui potete continuare il percorso alla scoperta di Roma scegliendo uno dei prossimi itinerari che vi proporremo dal nostro blog nelle prossime settimane: un itinerario alla scoperta delle principali e più famose Piazze di Roma ed un altro che vi porterà ad ammirare le principali vestigia e attrazioni archeologiche della Roma antica. Se invece volete attraversare la città in modo rapido, vi ricordiamo che le stazioni metro più vicine al Quirinale sono le stazioni di Barberini e Repubblica.
Continuate a seguirci per scoprire i nostri suggerimenti per visitare Roma. Oppure contattate Roma Guide Tour per prenotare uno dei nostri tour più popolari su Roma e provincia, o per disegnare percorsi personalizzati in base ai vostri interessi e al tempo che avete a disposizione per esplorare Roma.