La storia di Roma è ricca di cultura, poche sono però le persone che si fermano ad apprezzarne le arti e i mestieri che la popolano da centinai di anni. Per questo motivo Romaguidetour.it ha pensato di creare tour ed esperienze ad hoc su arti e mestieri. Negli articoli precedenti infatti, oltre all’evento lancio del nostro tour esperienza tipica romana dedicata all’arte cibo e artigianato tipico del Rione Monti abbiamo trattato anche dei piatti tipici romani. Oggi invece vi parleremo di uno dei quartieri più famosi e caratteristici di Roma, il Rione Monti.
Il nome del Rione Monti probabilmente deriva dal fatto che nel periodo medioevale vi era una vasta zona, poco abitata, che comprendeva tre dei sette colli romani: l’Esquilino, il Viminale, e parte del Quirinale. Oggi dei tre colli originari che caratterizzano ancora lo stemma manca l’Esquilino, che oggi rientra in un moderno quartiere con diversa estensione, di cui tratteremo prossimamente.
L’antico quartiere Monti era delimitato approssimativamente dai seguenti monumenti e strade: Quirinale, via Quattro Fontane, piazza Esquilino, via Cavour, via Merulana, Basilica di San Giovanni in Laterano, Chiesa della Navicella, Basilica di Santo Stefano Rotondo, Colosseo, via Fori imperiali.
La zona in cui ricadeva il quartiere Monti era densamente popolata in epoca romana, vista la vicinanza dalle Terme di Diocleziano e della Suburra, inoltre allontanandosi dai quartieri più popolosi si potevano incontrare raffinate domus signorili in prossimità del Vicus Patricius (oggi Via Urbana). Nella parte più bassa dell’antico quartiere si sviluppava una zona pantanosa, drenata dalla Cloaca Massima.
La Suburra era nota per essere un quartiere popolare, fitto di lupanari e locande malfamate ma anche famoso per i continui incendi che si sviluppavano tra le insulae del quartiere, tanto da essere separato dall’elegante Foro di Augusto da un grande muro frangifuoco in pietra gabina che ancor oggi fa da quinta architettonica al Foro voluto dal primo imperatore di Roma.
Nel Medioevo la situazione mutò radicalmente con gli acquedotti romani danneggiati e le difficolta di portare l’acqua a causa del terreno rialzato, in quanto la zona era e ancora oggi rimane collinare. Per tale motivo gli abitanti preferivano trasferirsi in Campo Marzio, un zona pianeggiante a valle dei sette colli di Roma. Il problema della scarsità d’acqua potabile veniva risolta con il fiume Tevere. Infatti gli abitanti di Roma erano abituati fin dalle origini della Città Eterna a bere l’acqua del Tevere (una volta potabile), per cui tornarono a questo antico uso almeno fino alla costruzione dei primi acquedotti rinascimentali.
Il quartiere Monti rimase pressoché con le stesse caratteristiche fino all’ottocento, una zona ricca di vigne e orti e poco popolata per la scarsità d’acqua e per la lontananza dal Vaticano, centro culturale di quel periodo. L’unico motivo per il quale questa zona non fu completamente abbandonata già dal medioevo era la presenza delle Basiliche di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore, oggi collegate dalla storica Via Merulana che garantiva un continuo afflusso di pellegrini e un cospicuo numero di persone sul territorio.
Lo sviluppo urbanistico di fine 800 della Roma capitale del Regno d’Italia e i grandi sventramenti del periodo fascista cambiarono completamente il volto del rione Monti. Tra il 1924 e il 1936 un’ampia porzione della parte bassa del rione Monti fu distrutta per costruire l’attuale Via dei Fori Imperiali (allora Via dell’Impero) e portare alla luce i resti dei Fori Imperiali.
Oggi il rione Monti è sicuramente meno esteso di quello originario con zone che ancora oggi che ricadono nel nucleo originario (alcune zone tra il Viminale e il Quirinale, gli assi viari di via Nazionale, via Cavour e via Merulana). Senza dimenticare le zone comprese tra l’Esquilino e il Celio e area del parco archeologico costituito dalla zona Colle Oppio – Colosseo – Ludus Magnus – Foro di Nerva – Foro e Mercati di Traiano.
Una delle curiosità legate a questo quartiere storico romano è l’identità che si sviluppò tra gli abitanti di Monti (detti monticiani) già nel medioevo. I residenti del rione Monti svilupparono una forte identità, tant’è che il loro dialetto romano era leggermente diverso da quello degli altri rioni. Nota anche una rivalità tra gli abitanti di un altro rione romano con forte identità, il rione di Trastevere, e non mancarono scontri cruenti tra i due rioni storici, già testimoniati nel XIV secolo.
Il “furore edilizio” che caratterizzò il primo quarantennio del Regno d’Italia tra sventramenti sabaudi e fascisti hanno fortunatamente risparmiato la zona della Suburra, di cui i turisti amano il suo stile il “pittoresco“, al pari di Trastevere. Particolarmente apprezzata da questo quartiere sono le stradine e gli scorci che lo caratterizzano come via del Boschetto, via dei Serpenti, via Panisperna, via dei Selci, via Baccina e tante altre che tratteremo negli articoli successivi.
Interessati a scoprire altri aneddoti sui luoghi, i personaggi e le vicende della Città Eterna? Seguitemi nella mia visita guidata a Piazze, Palazzi e Fontane di Roma, nel tour di Roma Archeologica, nel tour dedicato a Trastevere o in un altro dei miei tour e visite guidate a Roma e provincia.