Oggi parleremo di una città che si sviluppa tra pianura e montagna, che è attraversata dal fiume Aniene e sovrastata da alcune cime dei Monti Simbruini, come quella del Monte Calvo (1.591 m) e del Monte Livata (1.429 m), un paesaggio idilliaco che incorona la città di Subiaco.
Subiaco è un comune noto non solo per i suoi monasteri collegati benedettini ma anche per il suo territorio montano, all’interno del quale si estende uno dei boschi di faggi secolari più vasti d’Europa. La città di Subiaco si sviluppa su un maestoso e suggestivo altopiano, e l’intera area di tremila ettari rientra all’interno dei confini del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini.
Prima di parlare in dettagli di Subiaco e delle sue bellezze non si può non ignorare il suo paesaggio, a partire dalla strada che la collega direttamente a Roma. Nel viaggio verso Subiaco troverete sul vostro percorso diverse città affascinanti non solo da punto di vista naturalistico paesaggistico ma anche storico. Tra queste una delle prime città che incrocerete venendo da Roma e dopo aver passato l’altrettanto famosa Tivoli, è Castel Madama, il cui nome è collegato a Madama Margherita d’Austria (la figlia dell’imperatore Carlo V), che da il nome anche al famoso Palazzo Madama di Roma.
Lasciando il suggestivo borgo di Castel Madama, lungo il percorso si incrocerà subito un altro borgo molto famoso, Anticoli Corrado. Anticoli Corrado è conosciuto come “il paese degli artisti e delle modelle” perché nella prima metà dell’800 tantissimi pittori stranieri arrivarono a Roma dal nord dell’Europa alla ricerca dei paesaggi e delle atmosfere tipiche della campagna romana, e molti di questi artisti affittarono molte stalle di Anticoli Corrado, trasformandole nelle proprie abitazioni e in studi artistici (un censimento del 1935 ne contava ben 55). Le donne di Anticoli Corrado erano molto apprezzate per la loro bellezza, e divennero delle modelle a tutti gli effetti. Non è difficile trovare nei quadri o affreschi di questo periodo soprattutto di tema religioso i volti di queste splendide donne che oggi ornano le chiese della valle dell’Aniene e dintorni.
Altre città sul percorso verso Subiaco, come Marano Equo, hanno avuto una grande importanza per le loro acque, che fin dai tempi dell’antica Roma servono la città eterna, tant’è che l’Acquedotto Claudio (ma anche gli acquedotti romani dell’Acqua Marcia e l’Aqua Augusta) captava l’acqua dai piccoli laghi formati da due sorgenti, denominate Curzia e Cerulea grazie alla limpidezza dell’acqua, proprio tra gli odierni comuni di Arsoli e Marano Equo. Sempre sul percorso verso Subiaco non sarà difficile notare Cervara di Roma, a 70 chilometri da Roma, che è il comune più alto della provincia di Roma (1.1192 metri), e il secondo della regione Lazio dopo Filettino.
Arrivati a Subiaco non possiamo non chiederci da cosa sia collegato il suo nome e per rispondere a questa domanda dobbiamo partire da uno dei suoi monumenti, forse non tanto famoso quanto i monasteri ma direttamente collegato ad essi, la Villa di Nerone. Nerone aveva la sua residenza principale a Roma, nella Domus Aurea, ed un’altra villa “al mare” ad Anzio. Logico quindi che l’imperatore volesse anche un’altra villa “in campagna”.
La villa di Nerone a Subiaco era un complesso di edifici con diversi livelli in posizione elevata sulla riva destra dell’Aniene, presso una serie di laghi artificiali. Qui Nerone fece realizzare un ponte-diga di notevoli dimensioni, che collegava le due sponde e serviva da sbarramento per le acque, detto pons marmoreus, oggi interamente scomparso così come buona parte degli ambienti; della Villa di Nerone a Subiaco oggi restano solo tracce delle fondazioni. Il nome della città di Subiaco deriva dal latino “Sub Lacum“, ossia “sotto il lago”, con un chiaro riferimento al complesso idraulico fatto costruire da Nerone subito a monte dell’attuale abitato.
I resti dell’antica villa di Nerone a Subiaco sono direttamente collegati alle origini dell’attuale abbazia benedettina costruita agli inizi del VI secolo, quando San Benedetto da Norcia, dopo aver passato 3 anni di vita eremitica sul monte Taleo, decise di fondare 13 monasteri (proprio sui resti della villa di Nerone) per dare ospitalità ai suoi primi discepoli, provenienti in parte dalla nobiltà romana per perfezionare la regola che lo renderà famoso in tutto il mondo, Ora et Labora.
Dei tredici monasteri fondati da San Benedetto a Subiaco, l’unico monastero superstite è il Monastero di Santa Scolastica, inizialmente dedicato a San Silvestro, che vanta il titolo di Protocenobio della Congregazione Sublacense dell’Ordine Benedettino. Tutti gli altri monasteri benedettini di Subiaco andarono distrutti o furono abbandonati nel corso dei secoli, soprattutto nell’alto medioevo.
Tra gli altri punti d’interesse che offre Subiaco c’è sicuramente il suo borgo medievale, l’antico Borgo degli Opifici che sorge in una posizione strategica del territorio di Subiaco ed interessa soprattutto la parte bassa della città. Nella stessa area di Subiaco è possibile trovare l’ex cartiera, il fiume Aniene e la zona di Piazza Sant’Andrea, sede non solo della Basilica di Sant’Andrea e concattedrale della città, ma anche del Palazzo Comunale; gli occhi più attenti potranno notare diverse analogie con il più celebre Palazzo Apostolico Lateranense a Roma, a San Giovanni in Laterano.
Lungo il fiume Aniene troviamo il Borgo dei Cartai e la cartiera, che si collega ad un altro primato della città di Subiaco, quello di essere stata la prima città d’Italia a realizzare un libro con i caratteri mobili, probabilmente grazie ad alcuni monaci tedeschi che portarono la novità tipografica inventata da Gutenberg.
All’interno del Borgo dei Cartai di Subiaco sarà possibile ammirare anche i macchinari di una cartiera dell’800 perfettamente funzionanti, e riscoprire come si produceva la carta con tecniche artigianali prima della diffusione della produzione moderna. La Cartiera di Subiaco era la principale fornitrice dello stato Pontificio e fondata per volere del “papa tosto” Sisto V nel 1587, con l’intento di trasformare l’antico sapere in una moderna attività con valenza culturale.
Risalendo verso la parte alta della città di Subiaco non si potrà fare a meno di essere attratti dalla Rocca dei Borgia, oggi Rocca Abbaziale di Subiaco, un luogo dalla storia millenaria che ha caratterizzato anche diversi periodi della storia della comunità sublacense. La visita ai vari ambienti del Castello di Subiaco sarà sicuramente un’esperienza unica per la scoperta delle opere d’arte contenute al suo interno, soprattutto gli affreschi che vanno dal periodo rinascimentale a quello ottocentesco, e che sono fondamentali per conoscere l’evoluzione del gusto e delle mode nel corso dei secoli. Per gli amanti di scorci panorami o di foto instagrammabili la veduta dai giardini del castello di Subiaco è sicuramente unica, con un panorama mozzafiato sulla Valle dell’Aniene.
Nella parte bassa della città di Subiaco si potranno ammirare viottoli ma anche palazzi e piazze realizzati con il materiale che caratterizza questa zona, il cardellino. Concludiamo la nostra passeggiata nel centro storico di Subiaco visitando la Chiesa e Convento di San Francesco, d’epoca trecentesca. Lì vicino, il Ponte di San Francesco sul fiume Aniene, vincitore per la categoria “ponti” al concorso setofculture di Cannes. Il Ponte di San Francesco fu realizzato dagli acerrimi rivali di Subiaco, i Tiburtini, dopo una sconfitta in una battaglia campale, quale risarcimento di guerra e pegno in cambio della restituzione dei prigionieri di guerra.
Poco distante dal Ponte di San Francesco troviamo un maestoso arco trionfale che accoglie e saluta chi entra ed esce da questo caratteristico borgo immerso nel verde e lontano dal caos cittadino. L’arco richiama alla memoria la grandezza della Roma antica che rivive nel Santo Padre, e fu realizzato in onore del pontefice Pio VI Braschi, nativo di Subiaco come altri celebri personaggi celebri, da Lucrezia Borgia a Gina Lollobrigida. Proprio a Lucrezia Borgia, affascinante e intelligente nobildonna rinascimentale, Subiaco dedica l’intero mese di Settembre, con un ricco programma di celebrazioni ed iniziative culturali.
Se siete interessati a scoprire in dettaglio il magnifico borgo di Subiaco, seguite il nostro blog. Nei prossimi due articoli pubblicheremo nuove guide interattive per Subiaco, nello stile di quella recentemente pubblicata con l’app Wikiloc per presentarvi la nostra recente passeggiata su Via Merulana.
Se invece avete voglia di scoprire le bellezze di Subiaco con un tour o visita guidata, contattatemi per info e prenotazioni, o lasciatevi ispirare dagli altri tour e visite guidate a Roma e provincia, e dalle esperienze tipiche di arte, cibo e artigianato che offro nei diversi quartieri di Roma.