C’è uno spazio, nel centro di Roma, che profuma incredibilmente di Medioevo e che appare lontano dal frastuono della città, anche se è una delle aree più animate di Roma: Campo de’ Fiori. Campo de’ Fiori è anche una delle migliori destinazioni per passeggiate pre-natalizie che ci sentiamo di suggerirvi in centro a Roma. Decisamente meno caotica di Via del Corso, ma non vi mancheranno le occasioni per esplorare gli innumerevoli negozi che vi daranno ampie ispirazioni per il vostro shopping per i regali di Natale.
Campo de’ Fiori ha molte facce – quella del mattino, quando la pizza principale è occupata da uno dei mercati all’aperto più antichi di Roma, quella del pomeriggio dello shopping e degli aperitivi, e quella notturna della movida romana. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, incluso per le possibilità di passeggiate tra i vicoli e vicoletti che la circondano, e che la connettono con tantissime altre aree interessanti da scoprire ed esplorare.
La piazza principale di Campo de’ Fiori da accesso a Via del Pellegrino, che prende l’attuale nome in quanto tale via rappresentava una delle principali direttrici per S.Pietro venendo dal centro di Roma, ed era percorsa continuamente da pellegrini. In tale zona non mancavano mercanti che commerciavano qualsiasi prodotto, quindi si è più propensi ad avvalorare una seconda ipotesi, molto più credibile, che ricollega il nome di questa strada ad una famosa osteria chiamata per l’appunto “Osteria del Pellegrino“.
Eppure, da questo via vai continuo fatto di mercanti, pellegrini, ed oggi turisti, si può arrivare ad uno slargo che dista pochi metri da Campo de’ Fiori, dove il brulicare dei passanti si mescola alle voci dei bancarellari romani, all’ombra della statua, impassibile e severa, di Giordano Bruno. Parliamo dell’Arco degli Acetari, sito in Via del Pellegrino all’altezza del civico 44; un angolo appartato, intimo dove, come si dice sempre in questi casi, sembra che il tempo si sia fermato.
L’Arco degli Acetari si accede da Via del Pellegrino; passando sotto l’arco che fa da raccordo a due palazzi ci ritroviamo in un ambiente che a tutto fa pensare, fuorché a Roma. Un cortile su cui si affacciano case colorate. Uno spazio che ha conservato caratteri insoliti per la Capitale, diversi dai fasti dei grandi palazzi e dalle monumentali chiese: ci sono scale esterne, qualche elemento architettonico di spoglio, spazi stretti, i panni stesi ad asciugare, balconi fioriti, alberi che si arrampicano fino a toccare le finestre delle abitazioni. Nonostante qualche intervento recente, questo angolo medievale non ha conosciuto quel grande stravolgimento edilizio e urbanistico che, nel corso del ‘600, interessò Roma, trasformandola. E’ un angolo-presepio che rimanda ad una città che non c’è più e, per questo, è ancora più prezioso.
Una curiosità sul nome dell’Arco degli Acetai, che viene dal termine Acquacetosari, in seguito chiamati anche “Acetosari”, ossia dai rivenditori di Acqua Acetosa che qui dovevano avere i loro depositi, tra stradine e vicoli stratificate nei secoli. In questi muri è possibile trovare spesso elementi di rimpiego come antiche colonne romane inserite agli angoli delle vie, che servivano per proteggere i muri degli edifici dai continui urti e sfregamenti provocati da carrozze, carri e carretti, come quelli degli Acetosari intenti a raggiungere quanto prima il mercato di Campo de’ Fiori per vedere il loro prodotto.
L‘Acqua Acetosa è una bevanda a base di acqua, zucchero e aceto, ritenuta curativa per i reni, la milza, il fegato e mille altri mali, talmente richiesta nel passato da dar vita al mestiere di acquacetosaro, che trasportava il prezioso liquido dentro dei fiaschi o damigiane chiuse da tappi di fili di paglia fin nelle case della città, con l’ausilio di carretti trainati da asini.
Da questo frammento della Roma di una volta, nel giro di pochi minuti a piedi, si può raggiungere, oltre alla famosa e già citata Piazza di Campo de’ Fiori, anche Piazza Navona, Largo di Torre Argentina, il Palazzo della Cancelleria e il Palazzo Farnese, fino a Via Giulia, Via del Governo Vecchio, Piazza della Chiesa Nuova, e tante altre interessanti destinazioni romani. Campo de’ Fiori certamente può essere considerata uno dei tanti “centri di Roma“.
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